Il glucosio è lo zucchero principale contenuto nel sangue. Origina dal cibo ingerito ed è la principale fonte di energia dell’organismo. Il sangue trasporta il glucosio a tutte le cellule del corpo per il loro fabbisogno energetico.


I livelli di glucosio nel sangue (glicemia) a digiuno sono di norma al minimo la mattina, prima della colazione, ed aumentano dopo i pasti per un paio di ore circa.
Livelli anomali di zucchero nel sangue possono essere indicativi di patologie, un valore persistentemente elevato viene detto iperglicemia, mentre il termine ipoglicemia identifica i livelli troppo bassi. Il diabete mellito è una condizione caratterizzata da iperglicemia persistente per diverse possibili ragioni ed è il più diffuso problema della regolazione dello zucchero nel sangue. Con l’andar del tempo livelli glicemici costantemente elevati si manifestano in tutta la loro gravità attraverso complicazioni che coinvolgono tutti gli apparati del nostro organismo.
L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi che si lega all’ossigeno e ne determina il trasporto tramite il sangue a tutti gli organi ed i tessuti del nostro corpo.
Il glucosio tende a legarsi all’emoglobina. Quindi, anche in condizioni normali, esiste sempre una certa quantità di emoglobina glicata nel sangue. Quando il glucosio è presente nel sangue in concentrazioni molto alte (iperglicemia), tenderà a legarsi maggiormente all’emoglobina e i valori di emoglobina glicata nel sangue saranno più elevati.
Una volta che il glucosio si unisce all’emoglobina vi rimane legato per l’intera vita del globulo rosso, ovvero circa 120 giorni. Il nostro corpo, attraverso questo processo, memorizza le tracce lasciate dagli zuccheri. Misurando l’emoglobina glicata, si riesce quindi a capire quale siano stati i valori medi della glicemia negli ultimi 3 mesi.
In conclusione la glicemia indica il valore di glucosio nel sangue al momento del prelievo mentre,l’emoglobina glicata, indica i valori medi di glicemia negli ultimi 3 mesi.

DIETA E GLICEMIA

La dieta ha un importante impatto sui livelli di glucosio nel sangue. Alcuni alimenti fanno aumentare la glicemia più di altri. Un aspetto importante della gestione del diabete è sapere cosa e quanto mangiare, seguendo un piano alimentare che sia adatto al proprio stile di vita e che aiuti nel contempo a tenere sotto controllo la glicemia.

ALIMENTI CONSIGLIATI E ALIMENTI DA EVITARE
Verdura, legumi e frutta
Un consumo regolare di frutta fresca sembra associarsi a una minore incidenza della malattia e a una riduzione del rischio di sviluppare complicanze vascolari.
Le fibre contenute in frutta, verdura e legumi, inoltre, possono aiutare a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue, perché, rallentandone l’assorbimento, attenuano l’aumento della glicemia dopo i pasti.

Da preferire: Ortaggi sia freschi che congelati (in particolare piselli, fagioli, ceci, lenticchie), minestrone alcuni tipi di frutta fresca (mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche, lamponi).
Da assumere con moderazione: Alcuni tipi di frutta fresca (banane, cachi, uva, fichi), patate.
Da evitare o da assumere solo occasionalmente: Frutta secca, frutta sciroppata, purè di patate.

Grassi
I grassi sono una fonte concentrata di calorie e rappresentano un problema, tuttavia non devono mancare nella dieta neppure in quella del paziente diabetico ma, in una dieta equilibrata non devono rappresentare fornire più del 30% delle calorie giornaliere

Da preferire: limitare tutti i grassi.
Da assumere con moderazione: Olio d’oliva, olio di girasole, mais, soia, arachidi.
Da evitare o da assumere solo occasionalmente: Burro, lardo, strutto, olio di semi vari.

Carni
La carne si rivela un alimento ideale, grazie al suo indice glicemico pari a zero e all’assenza di carboidrati.

Da preferire: Bresaola, cacciagione, coniglio, manzo magro, vitello magro, pollo, tacchino, prosciutto crudo magro, speck.
Da assumere con moderazione: Agnello, maiale, prosciutto cotto, carne in scatola.
Da evitare o da assumere solo occasionalmente: Carni grasse, carne macinata, hamburger confezionati, cotechino, frattaglie, coppa, mortadella, pancetta, pasticci di carne, salsicce, pollo con pelle, paté, salame, wurstel.

Prodotti caseari e uova
Da preferire: Albume d’uovo, formaggi magri (ricotta fresca di mucca), latte scremato, yogurt magro 1-2 uova intere a settimana.
Da assumere con moderazione: Latte parzialmente scremato, formaggi mediamente grassi (caciotte fresche, parmigiano e mozzarella), yogurt magro alla frutta.
Da evitare o da assumere solo occasionalmente: Latte intero, crema, panna, formaggi grassi (mascarpone, pecorino, provolone stagionato), yogurt intero.

Pesce
Il pesce è ricco di acidi grassi polinsaturi, in particolare gli omega 3, in più svolge un’azione protettiva nella prevenzione del diabete di tipo 2.

Da preferire: Pesce bollito, in umido o al forno, tonno sott’olio (sgocciolato) o al naturale.
Da assumere con moderazione: Pesce fritto, frutti di mare.
Da evitare o da assumere solo occasionalmente: Uova di pesce (caviale).